La Neviera di Don Puddu

Non siamo più abituati a sentire il termine neviera, o niviera, eppure queste fosse nel terreno hanno caratterizzato moltissimo la nostra storia; quella di Don Puddu è una delle tante presenti sull'Etna, situata vicino la trazzera "bosco cerrita", strada usata dai pastori e dai boscaioli.
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A cosa serviva?
Le neviere erano delle fosse, o in alcuni casi delle grotte, dove veniva accumulata e conservata la neve. La neve, resa compatta sotto uno strato di sabbia e foglie si ghiacciava e nel periodo primaverile-estivo veniva tagliata in blocchi e rivenduta ai paesi limitrofi e non. Il ghiaccio veniva usato per raffreddare i luoghi dove venivano conservati i cibi, ma anche per rinfrescare le bevande o per realizzare la granita.

Don puddu "da nivi" - Cav. Giuseppe Leotta
Di origine giarrese, sin da giovane Giuseppe Leotta si dedicò al lavoro, prima con la calce poi con le segherie e le doghe per le botti. Attratto dalla neve, di cui si sentiva fortemente la mancanza all’epoca, decise di trasferirsi nel 1904 nella piccola borgata di Fornazzo, costituita da poche abitazioni, un luogo ideale, dove la neve si cumulava abbondantemente durante i freddi inverni. Iniziò la realizzazione delle prime “Tacche”, grandi fossati per conservare la neve. Grazie a lui, arrivò il telefono, inaugurato il 1° aprile del 1921 con una chiamata al figlio. Con questo evento, Don Puddu, con l’animo sereno cercò di incrementare lo spostamento della neve dalle neviere al paese, poiché i muli non bastavano più, tanto si era moltiplicato il lavoro; infatti oltre alla neve, divenuta un bene preziosissimo, anche il legname e carbone ebbero il loro sviluppo. Con l’arrivo del figlio Salvatore e la sua famiglia a Fornazzo, nasce l’idea della teleferica, inaugurata nel 1922, in concomitanza dell'arrivo della corrente elettrica. Dopo tanti sforzi, anni di serio impegno, sacrifici e grandi soddisfazioni. Don Puddu muore nel 1923, appena un anno dopo la grande impresa.
Testo usato per il documentario "Fornazzo - storia e luoghi di un tesoro dimenticato"
La prima funivia dell'etna
Altra particolarità della presenza della neviera fù la funivia, la prima realizzata sull'Etna. Realizzata per facilitare e velocizzare lo spostamento della neve, del legname e del carbone verso il paese di Fornazzo.
La funivia aveva inizio da Fornazzo e saliva fino alla neviera, in seguito fu prolungata fino a monte Concazza, ma fu distrutta dalla colata lavica del 1928.
oggi non è rimasto più nulla se non il punto di arrivo, una casa a torretta nella piazza del bagolaro a Fornazzo.