a' dera, una tradizione unica nel suo genere
- La teoria del Fornazzo official
- 24 ott 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 26 lug 2022
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Guardando un documentario spesso ci si ferma a vedere solo le immagini e sentire le parole e le musiche che lo compongono, tanti complimenti accompagnano la sua pubblicazione, accettati con soddisfazione che il lavoro svolto è di buon esito; ma spesso non si sa quanto lavoro c'é dietro, e il documentario dedicato alla tradizione della "dera" è molto particolare, poiché registrato da tante persone e in tempi assai differenti, questo è uno dei motivi per cui è stato piuttosto facile realizzare in modo più diretto tutto il documentario, con immagini significative e da più angolazioni della festa.
E devo ringraziare chi ha collaborato, realizzando negli scorsi anni queste riprese della festa che non avrei neanche io immaginato diventassero un documentario.
Ringrazio con tanto affetto: Antonio, per avermi dato le notizie e per la cura che ha costantemente per mantenere viva la tradizione; Carla, Angelo, Lillo, Giuseppe e Giovanni per le splendide riprese che avete visto, realizzate tra il 2018 e il 2019.
Le riprese realizzate, spesso con orari estenuati, continui viaggi avanti e dietro e tanto altro sono diventate poi il video che ha ripreso i momenti salienti delle feste realizzate da due comitati differenti in questi anni. Si, perché la particolarità di questa zona e che le feste patronali sono organizzate annualmente da una o più famiglie, ovviamente collaborate da esterni, ed ogni festa è differente, nonostante il protocollo rimane quasi del tutto invariato.
LA STORIA
Sin dalla prima festa documentata in onore dei tre Santi il paese di Sant'Alfio ha incluso la "dera", che ricorda il passaggio dei santi una notte di agosto, che conoscendo il clima etneo alla sera scende di parecchi gradi la temperatura, gli abitanti mossi a compassione accesero dei fuochi per illuminare e scaldare il passaggio dei legionari e dei santi con sopra la grossa trave.
Oltre a questo evento di pietà popolare il paese ricorda il miracolo dell'apostolo Andrea, quando il peso eccessivo della trave gravò troppo San Filadelfo che dalla stava per venir meno, i due fratelli pregarono il Signore che lo aiutasse e subito si scatenò un temporale, apparì l'Apostolo Andrea che mosse il vento da far volare la trave.
Proprio da questo miracolo il paese di Sant'Alfio prende il nominativo "a vara", o meglio in dialetto "a' bara", termine che indica una grossa trave.
Questo racconto appartiene alla leggenda sulla vita dei Santi.
Per leggenda si intende storia tramandata vocalmente e in seguito trascritta quindi storia che sicuramente ha subito qualche variazione dalla verità. Nulla si può dare con confermato ma allo stesso tempo si può dare per negato, restiamo quindi con questa piacevole incertezza.

Ma anche un'altra è l'ipotesi della nascita della dera, essa è semplicemente un riproporre quello che gli antichi facevano nei giorni di festa quando non vi era l'illuminazione pubblica, venivano accesi davanti gli usci delle case dei fuochi per illuminare le strade e far percepire il periodo festivo.
Molti eventi anticamente non si svolgevano la sera proprio per la mancanza di illuminazione, questo accadeva soprattutto nei centri più piccoli, ecco perché in molti luoghi alcuni eventi e le processioni sono rimaste ad orari diurni, anche in estate.
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